martedì 29 maggio 2012

Il principio di vuoto / The principle of emptiness di Joseph Newton





Hai l’abitudine di accumulare oggetti inutili,

credendo che un giorno, chi sa quando, ne avrai bisogno?

Hai l’abitudine di accumulare denaro, solo per non spenderlo

perché pensi che nel futuro potrà mancarti?

Hai l’abitudine di conservare vestiti, scarpe, mobili, utensili domestici

ed altre cose della casa che già non usi da fa molto tempo?

E dentro di te…?

Hai l’abitudine di conservare rimproveri, risentimenti, tristezze, paure ed altro?

Non farlo, vai contro la tua prosperità.

E’ necessario che lasci uno spazio, un vuoto, affinché cose nuove arrivino alla tua vita.

È necessario che ti disfi di tutte le cose inutili che sono in te e nella tua vita

affinché la prosperità arrivi.

La forza di questo vuoto è quella che assorbirà ed attrarrà tutto quello che desideri.

Finché stai, materialmente o emozionalmente, caricando sentimenti vecchi ed inutili

non avrai spazio per nuove opportunità.

I beni devono circolare… Pulisci i cassetti, gli armadi, la stanza di arnesi, il garage…

Dà quello che non usi più.

L’atteggiamento di conservare un mucchio di cose inutili incatena la tua vita.

Non sono gli oggetti conservati quelli che stagnano la tua vita.

Bensì il significato dell’atteggiamento di conservare.

Quando si conserva, si considera la possibilità di mancanza, di carenza.

Si crede che domani potrà mancare, e che non avrai maniera di coprire quelle necessità.

Con quell’idea, stai inviando due messaggi, al tuo cervello e alla tua vita: che non ti fidi

del domani e pensi che il nuovo e il migliore non sono per te.

Per questo motivo ti rallegri conservando cose vecchie ed inutili.

Disfati di quello che perse già il colore e la lucentezza.

Lascia entrare il nuovo in casa tua. E dentro te stesso.









Have you got the habit of hoarding useless objects,


thinking that one day, who knows when, you may need them?


Have you got the habit of accumulating money and not spending it


because you think that in the future you may be in want of it?


Have you got the habit of storing clothes, shoes, furniture, utensils


and other home supplies


that you haven't used already for sometime?




And inside you?


Have you got the habit to keep


reproaches, resentment,sadness, fears and more?


Don't do it!


You are going against your prosperity!


It is necessary to make room,


to leave an empty spacein order


to allow news things to arrive to your life.


It is necessary that you get rid of all the useless things


that are in you and in your life,


in order for prosperity to arrive.


The force of this emptiness is one


that will absorb and attract all that you wish.


As long as you are, materially or emotionally,


holding old and useless feelings,


you won't have room for new opportunities.


Good must circulate......


clean your drawers, the wardrobes, the workshop, the garage.


Give away what you don't use any longer.


The attitute of keeping a heap of useless stuff ties your life down.


It is not the objects you keep that stagnate you life....


but rather the attitude of keeping....



Clear out of what they already lost the color and brightness.


Let the new enter in your home and inside yourself.







Special thanks to Fabio Volo!!!

martedì 22 maggio 2012

Gayndah.. 2mesi! La nostra tipica giornata lavorativa

La sveglia suona alle 5:45am, il risveglio è a dir poco..congelato! Siamo senza riscaldamento, premetto che qui a Gayndah abbiamo un'escursione termica tra il giorno e la notte che varia dai 25°-30° ai 4°-5°, all'alba, cioè al nostro risveglio, il picco di freddo (la canzone che risuona nelle mie orecchie, guardandomi nello specchio, è quella di un'epica scena di cinema italiano con protagonista il mitico Fantozzi..sveglia il caffè, barba e bidè..chi sa di cosa parlo, potrà andare avanti a cantarla). 
Dopo una ricca colazione ci prepariamo ed ansiose ci lanciamo sul marciapiede davanti casa 5-10 minuti  prima dell'orario stabilito, l'ansia è dovuta alla signora che ci accompagna al lavoro, perchè se arriva e non ci trova pronte, ci avverte che sta scalpitando premendo con forza due colpi di clacson e quando il secondo colpo risuona lei è già praticamente ripartita lasciandoci a casa in tutta tranquillità.
Thelma, la nostra pilota, è una signora settantenne, trasferitasi qui a Gayndah 45 anni fà, lavora da 40 anni nella fattoria Smith, in cui lavoriamo anche noi, prima gestione del padre ora gestita dal figlio (probabilmente lei c'era prima del padre, forse anche prima della fattoria stessa dato che ne conosce ogni minimo particolare). Durante l'orario di lavoro, il mio sguardo cade sul suo viso e il mio pensiero spazia da come a noi questo lavoro ci faccia annoiare al punto di credere, a volte, di impazzire (dopo due mesi) e come lei riesca a farlo tutti i giorni, da anni, seleziona con le sue mani milioni di mandarini, limoni, arance e pompelmi senza mai alzare lo sguardo dalla frutta per giornate intere, senza mai cambiare postazione da quarant'anni, ferma immobile (allora penso che forse i colori degli agrumi la rilassano o, più probabile, se decidi di vivere a Gayndah per tutta la tua vita questo è uno dei pochi lavori che puoi fare). 
4 dollari al giorno è il costo per il passaggio che ci "offre" per portarci al lavoro. 
La farm è a 20 minuti in macchina da casa nostra e sarebbe impossibile raggiungerla a piedi.
Arriviamo al lavoro alle 7 ma fino alle 7.30 lavora solo Thelma, non ci possiamo fare nulla l'alternativa sarebbe stata Rachel, una ragazza coreana che arriva al lavoro alle 6 (è per tutti palese che l'alternativa non esiste). 
Thelma sono 40 anni che lavora nella farm e per 40 anni il suo unico scopo della giornata è finire il lavoro e lanciarsi a casa o al pub, dalle sue amate birre, alle 7 va a dormire e si sveglia alle 4 (non chiedetemi il perchè ma qui lo fanno in molti) è si, questa è la vita per buona parte degli abitanti di questo paese, nient'altro che lavoro e pub. (E' divertente come, nel ritorno dal lavoro, la sua guida diventa molto più veloce e spericolata, a noi non resta che sorridere consapevoli ormai del fatto che la sua sete è implacabile).
Come dicevo alle 7.30am iniziamo il lavoro dopo due ore abbiamo il primo break (retribuito) di venti minuti e poi ci fermiamo alle 12 per il pranzo (mezzora non retribuita). 
Quando riprendiamo il lavoro possiamo arrivare a fare altre 2,3,4,5 ore, non sappiamo mai di preciso quando finiremo la giornata, quindi continuiamo a mettere tappi sugli scatoloni, aspettando il fantastico momento che la macchina impacchetta agrumi si spenga (o si rompa, scherzo ovviamente, anzi dita incrociate che per ora sta funzionando bene). 
Fortunatamente la nostra fattoria è animata da tre bambini (figli dei proprietari) che hanno un rapporto con i genitori veramente ammirevole, tanto che il padre, per quanto sia sempre iper occupato (a dir poco), non nega mai loro un bacio, un abbraccio , un sorriso e di tanto in tanto improvvisa qualche balletto per farli sorridere.. (ed io mi commuovo). 
Come tutte le fattorie che si rispettino, abbiamo anche due cani, due gatti, un cavallo, molte rane che ci aspettano quotidianamente nella tazza del water, qualche topo gigante, alcuni serpenti, scarafaggi e molti simpatici ragni..
Quando torniamo a casa inizia la processione per la doccia, sei persone, una sola doccia ma tutto sommato non ci sono mai stati grossi problemi ( o forse per uno dei nostri cuochi si...doccia fredda!! l'acqua calda dura il giusto per sei, se laviamo i piatti e lui non ha ancora fatto la doccia bisogna aspettare un paio di ore che si ricarichi la tanica), per il resto riguardo alla convivenza, me ne starò zitta, ho deciso che è meglio se stendo un velo, o forse un telo, si ho deciso stendo un telo.. di velluto....pesante! 
La convivenza con estranei non è mai stata facile per nessuno, diciamo che con un pò di spirito di adattamento, ci si può anche riuscire..ma evidentemente non per tutti è cosi, quindi...mi fermo qui e come ho già scritto me ne starò zitta.
L'orario di cena varia dalle 6pm alle 8pm, solitamente cucinano sempre i soliti due, così è stato stabilito, gli altri hanno il compito di lavare i piatti e fare le pulizie il sabato, anche questo stabilito a priori, la spesa viene fatta dai soliti, che hanno stabilito che devono farla loro. (democrazia..una parola di cui molti non ne conoscono il significato) ma non dovevo tacere? ok lo farò..
Finita la cena qualcuno va subito a dormire, altri si dedicano alle proprie passioni che spaziano dallo scrivere, alla lettura, alla televisione, all'uso smisurato di internet..di sera io sono una di quelle che dorme volentieri ( si può intuire anche dall'aggiornamento dei post nel mio blog..per chi non lo avesse letto l'ultimo risale al 9 maggio) ma se c'è una cosa positiva in questo posto è proprio il poter dormire di gusto, il sonno è conciliato sia dalla frenetica vita di Gayndah ( ha ha ha!), ma ancor di più da quella convivenza su cui ho calato precedentemente il silenzio. 
Diciamo che la noia non ha mai aiutato nessuno...a me si..a dormire!
Questa è la nostra tipica giornata di lavoro, se volete sapere la giornata tipica senza il lavoro passate direttamente a queste ultime righe dove si parla di lettura, scrittura, uso di internet e dormire (ma qualcosa  ve lo avevo già accennato qualche post fà) questo è..ah dimenticavo..quando splende il sole andiamo anche a fare qualche passeggiata ma purtroppo nulla di più...
Tra poco lascerò questo posto e prometto che ritroverò ispirazione per aggiornare il blog più frequentemente, la ritroverò per continuare questo viaggio, per continuare a rendere partecipe chi mi segue, la ritroverò per condividere, la ritroverò per me.. la ritroverò per il mio sogno...

mercoledì 9 maggio 2012

from the movie "Big Kahuna"


Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilità avevi di fronte
e che aspetto magnifico avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.
I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente, di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa' una cosa ogni giorno che sei spaventato: canta!
Non essere crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti.
Non perdere tempo con l'invidia: a volte sei in testa, a volte resti indietro.
La corsa è lunga e, alla fine, è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente, dimmi come si fa...
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore,
butta i vecchi estratti-conto.
Rilassati!
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.
I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia,
quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso,
ma non rimproverarti neanche: le tue scelte sono scommesse,
come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo,
usalo in tutti i modi che puoi,
senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E' il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla!
Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza:
ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori,
non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli,
sono il miglior legame con il passato
e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono,
ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita,
perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci con i capelli: se no, quando avrai quarant'anni, sembreranno di un ottantacinquenne.
Sii cauto nell'accettare consigli,
ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio,
ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte
e riciclarlo per più di quel che valga.
Ma accetta il consiglio... per questa volta.



Enjoy the power and beauty of your youth. Oh, never mind.
You will not understand the power and beauty of your youth until they’ve faded. 
But trust me, in 20 years, you’ll look back at photos of yourself and recall in a way you can’t grasp now how much possibility lay before you and how fabulous you really looked.
You are not as fat as you imagine.
Don’t worry about the future.
Or worry, but know that worrying is as effective as trying to solve an algebra equation by chewing bubble gum.
The real troubles in your life are apt to be things that never crossed your worried mind, the kind that blindside you at 4 p.m. on some idle Tuesday.
Do one thing every day that scares you.
Sing.
Don’t be reckless with other people’s hearts. Don’t put up with people who are reckless with yours.
Floss.
Don’t waste your time on jealousy. Sometimes you’re ahead, sometimes you’re behind. The race is long and, in the end, it’s only with yourself.
Remember compliments you receive. Forget the insults. If you succeed in doing this, tell me how.
Keep your old love letters. Throw away your old bank statements.
Stretch.
Don’t feel guilty if you don’t know what you want to do with your life.
The most interesting people I know didn’t know at 22 what they wanted to do with their lives.
Some of the most interesting 40-year-olds I know still don’t.
Get plenty of calcium. Be kind to your knees. You’ll miss them when they’re gone.
Maybe you’ll marry, maybe you won’t.
Maybe you’ll have children, maybe you won’t.
 Maybe you’ll divorce at 40,
maybe you’ll dance the funky chicken on your 75th wedding anniversary.
Whatever you do, don’t congratulate yourself too much, or berate yourself either.
Your choices are half chance. So are everybody else’s.
Enjoy your body. Use it every way you can.
Don’t be afraid of it or of what other people think of it.
It’s the greatest instrument you’ll ever own.
Dance, even if you have nowhere to do it but your living room.
Read the directions, even if you don’t follow them.
Do not read beauty magazines. They will only make you feel ugly.
Get to know your parents.
You never know when they’ll be gone for good. Be nice to your siblings.
They’re your best link to your past and the people most likely to stick with you in the future.
Understand that friends come and go, but with a precious few you should hold on.
Work hard to bridge the gaps in geography and lifestyle, because the older you get, the more you need the people who knew you when you were young.
Live in New York City once, but leave before it makes you hard.
Live in Northern California once, but leave before it makes you soft.
Travel.
Accept certain inalienable truths: Prices will rise. Politicians will philander.
You, too, will get old. And when you do, you’ll fantasize that when you were young, prices were reasonable, politicians were noble and children respected their elders.
Respect your elders.
Don’t expect anyone else to support you. Maybe you have a trust fund.
Maybe you’ll have a wealthy spouse. But you never know when either one might run out.
Don’t mess too much with your hair or by the time you’re 40 it will look 85.
Be careful whose advice you buy, but be patient with those who supply it.
Advice is a form of nostalgia.
Dispensing it is a way of fishing the past from the disposal, wiping it off, painting over the ugly parts and recycling it for more than it’s worth.
But, just this time, take my advice.


martedì 1 maggio 2012

condividendo un regalo.. / sharing a present...

Dopo un pò
Dopo un pò impari 
la sottile differenza tra 
tenere una mano
e incatenare un'anima.
Impari che l'amore 
non è appoggiarsi a qualcuno 
e la compagnia non è sicurezza.
E inizi ad imparare 
che i baci non sono contratti 
e i doni non sono promesse.
E incominci ad accettare le tue sconfitte 
a testa alta e con gli occhi aperti, 
con la grazia di un adulto 
non con il dolore di un bambino.
E impari 
a costruire tutte le strade oggi 
perchè il terreno di domani è troppo incerto per fare piani. 
Dopo un pò impari 
che il sole scotta se ne prendi troppo.
Perciò pianti il tuo giardino 
e decori la tua anima, 
invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori.
E impari che puoi davvero sopportare, 
che sei davvero forte, 
che vali davvero.
E impari e impari.
Con ogni addio impari.




After A While
After a while you learn
the subtle difference between
holding a hand and chaining a soul
and you learn
that love doesn't mean leaning
and company doesn't always mean security.
And you begin to learn
that kisses aren't contracts
and presents aren't promises
and you begin to accept your defeats
with your head up and your eyes ahead
with the grace of woman,
not the grief of a child
and you learn
to build all your roads on today
because tomorrow's ground is
too uncertain for plans
and futures have a way of falling down
in mid-flight.
After a while you learn
that even sunshine burns
if you get too much
so you plant your own garden
and decorate your own soul
instead of waiting for someone
to bring you flowers.
And you learn that you really can endure
you really are strong
you really do have worth
and you learn
and you learn
with every goodbye, you learn...

©1971 Veronica A. Shoffstall 


Un grazie speciale ad Alessia, perchè come hai detto tu, il tratto è stato breve ma tu alloggi nel mio cuore. Si chiama amicizia e questa non ce la porterà via nessuno..


Special thanks to Alessia, because as you said, our time was short but you are in my heart. It's call friendship and nobody can take it off..