Ed eccomi qui, di nuovo pronta ad aggiornare quello che è il mio diario di viaggio.
In realtà riconosco di essere di "vecchio stampo" la carta e la penna non le abbandono mai...il computer, si.
Oggi è un anno, un anno da quando ho lasciato la mia Italia, un anno che non vedo le persone a me care, un anno che ho iniziato quella che si può definire una nuova vita, un anno in cui ho fatto tutti i lavori possibili e immaginabili (in realtà non tutti, per mia fortuna), un anno che provo a convivere con una lingua che non è la mia, un anno che mi sveglio e cerco di farmi forza, un anno di scelte (molte di queste dolorose) un anno di emozioni, emozioni di ogni genere... un anno fa a quest'ora non sapevo come sarebbe andata ed ora sono ancora qua eh già.. il tempo è volato.
Il tempo è volato, anche se ricordo i momenti durissimi in cui, se non stringevo i denti, sarei crollata.
Ricordo bene come il tempo non passasse mai quando era in fattoria, quando cercavo un lavoro e non lo trovavo, quando me ne sono rimasta da sola in ostello per quasi un mese, ma ricordo bene anche tutte le persone che mi hanno aiutata a far passare quei giorni interminabili.
Il lavoro in fattoria, le pulizie nella guest house e nell'ostello a Perth per non pagare l'alloggio; il lavoro in fabbrica dove l' unica visuale, per ore, era un muro; la cameriera in ristoranti italiani, messicani, australiani, cinesi; la salumiera, ed oggi il mio nuovo lavoro in un fish and chips (tipico fast food australiano, lasciamo perdere la mia considerazione su questo posto).
Si, diciamo che incrementi a livello lavorativo non ce ne sono stati, ma quando si vuole viaggiare è così.
Ogni volta che si cambia città o posto di lavoro bisogna iniziare tutto dall'inizio quindi quello che si trova va bene.
Ho cambiato stato per tre volte: New South Wales, Queensland e Western Australia. In quest'ultimo ci sono arrivata da poco più di un mese ed è da qui che inizia l'avventura per il secondo anno.
La cosa che più mi tiene viva è essere fiera di me, perchè ce la sto facendo con le mie forze ( special thanks to Dave), perchè un anno fa poteva essere un fallimento, perchè non sapevo realmente cosa mi avrebbe riservata il futuro e non sapevo se ce l'avrei potuta fare. Ora lo so che se vuoi puoi, oggi non mi importa quello che dovrò fare, quale tipo di lavoro mi aspetta o per quante ore, oggi, l' unica cosa che conta è tenere vivo il mio sogno!
Un grazie di cuore è riservato alla cosa più importante che mi porta avanti in quest'impresa: il calore e l'amore delle persone: la mia bizzarra e speciale famiglia e tutti gli amici, quelli nuovi e per sempre loro... quelli di una vita che da sempre mi sostengono.
Grazie perchè la mia felicità è data dal fatto che la posso condividere con voi!!!!!!
Arriva un momento nella vita in cui non rimane altro da fare che percorrere la propria strada fino in fondo.
Quello è il momento d'inseguire i propri sogni, quello è il momento di prendere il largo, forti delle proprie convinzioni.
Sergio Bambarén
dal libro "Il delfino"
I am back again and ready to update my diary.
I have stayed commited to using the "old-fashioned" way of paper and pen but I have only just got around to transfering this to computer.
Today its been a year, a year since I left my Italy, a year since I've seen the people close to me, a year since I started what can be called a new life, a year in which I've done all the jobs imaginable (actually not all, fortunately for me), a year that I have tried to live with a new language, a year that I wake up and try to keep motivated, a year of choices (many of these painful), a year of emotions, emotions of all kinds ... a year ago I did not know what was in store, and now, after 1 full year, I'm still here .. the time has flown.
The time flew by but I remember the moments in which it's been very hard. If I hadn't of gritted my teeth and kept trying, I would have given up. I remember the times that passed slowly - when I was on the farm, when looking for a job, when I was alone for a month in a hostel, but I remember well all the people who helped me to pass those endless days.
My jobs have included - the farm work, cleaning the guest house and hostel in Perth, working in a factory where my only view for hours was a wall, a waitress at Italian, Mexican, Australian and Chinese restaraunts, a deli (cutting meat!) and finally and currently working in a fish and chip shop (typical fast food in Australia and a job I would rather say less about).
When you're travelling its impossible to start with a job and then work your way up. Each time you change the city or workplace you have to start everything from the beginning. I have changed states three times: New South Wales, Queensland and now Western Australia. In the latter I have been here just over a month and this is where the adventure begins for the second year.
The thing that keeps me alive is being proud of myself, because I have achieved these things alone (although with special thanks to Dave). A year ago it could have been a failure because I didn't really know what I would find in the future and if I would have been able to do it but now I know that if you believe in something you can achieve it. Today I do not care what I have to do, what kind of work is required or for how many hours, the 'only thing that matters is to keep alive my dream!
A heartfelt thanks is reserved for the most important thing that brings me out in these situations: the warmth and love of people, my crazy and special family, all my friends, new ones and old ... those in life that have always supported me. Thank you because my happiness is due to the fact I can share all of this with you!!
There comes a time in life when there is nothing left to do but go their own way to the end.
That is the moment of their dreams, that's the time to take off, strong of his convictions.
Sergio Bambarén
from the book "The Dolphin"
